Simone Vignola – Somewhere

SOMEWHERE

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IL DISCO

<<Arrenditi all’idea che non esiste un posto giusto, uno spazio ideale. In sé, lo spazio non ha forma. Lo spazio è qualcosa di effimero, inconsistente. Un corpo è contenuto in uno spazio che, a sua volta, è contenuto in uno spazio più grande. […] ci troviamo “da qualche parte”, “somewhere”; i nostri sogni, le nostre scelte, ci porteranno da qualche altra parte, ma nello stesso spazio, “somewhere”, sempre “somewhere.>>

Così, Simone Vignola descrive Somewhere, la sua ultima fatica discografica. Forte delle immagini che solo la musica sa creare, l’artista ci aiuta a interpretare, mediante queste parole, le basi della sua poetica, nonché il concept dell’album. Quello di cui ci narra è un universo in bilico tra sogni realizzati e infranti. In realtà però, si tratta di ben più di questo: con Somewhere, Simone Vignola ci propone infatti una realtà fatta di più universi che viaggiano paralleli, governati dal tempo e dallo spazio, in cui l’agire dell’essere umano può condurre ora verso il trionfo, ora verso la tragedia. Questo dipinge l’aspetto prettamente tematico dell’album. Le linee melodiche invece, sono tracciate da un pennello che si rivela solito alla realizzazione di opere dal chiaro mordente groove pop, un genere che non solo definisce la tipologia di questo prodotto discografico, ma rispecchia, nelle sue mille sfumature, l’approccio alla musica di questo artista, che ama realizzare in completa autonomia sia le parti vocali che quelle strumentali. Si è infatti occupato per la realizzazione di Somewhere, di ogni singola fase, dalla scrittura alla registrazione, dal missaggio alla masterizzazione; inoltre è piuttosto raro che un’artista sia un autore e un musicista completo, e che addirittura si prenda il rischio di suonare tutte le tracce strumentali (voce, chitarra, basso, tastiere) che, come in questo caso, vanno a corredare l’intero album, rendendolo immancabilmente un pezzo unico.

LA STORIA DI SIMONE VIGNOLA

Simone Vignola nasce il 16 settembre 1987 ad Avellino. Bassista, cantante e polistrumentista, inizia a suonare la chitarra a sei anni spronato dal padre musicista e pittore, per poi intraprendere gli studi di contrabbasso classico presso il Conservatorio, quelli di contrabbasso jazz con il maestro Pierluigi Bartolo Gallo e di basso elettrico con il maestro Enzo di Somma. Si specializza inoltre frequentando diverse masterclass di prestigio (Frank Gambale, Matthew Garrison, Gavin Harrison, Paolo Costa, solo per citarne alcune) ed oltre al basso elettrico – suo strumento per eccellenza – suona la chitarra, la batteria, le percussioni e il pianoforte, oltre a cantare in tutti i suoi dischi. Premiato come Miglior Bassista Europeo Under 35 all’EuroBassDay di Verona nel 2008 e come Miglior Looper Italiano al BOSSLoop nel 2010 – riconoscimento che l’ha poi portato ad esibirsi al NAMM 2011 di Los Angeles in rappresentanza della Roland Italia – a soli 28 anni non ancora compiuti Simone Vignola vanta già una carriera musicale da veterano, durante la quale ha condiviso il palco con artisti italiani ed internazionali del calibro di Level 42, Richard Bona, Jutty Ranx, Scott Kinsey, Adam Nitti, Bernard Lackner, Reggie Washington, Shaolin Temple Defender, Scott Henderson, Bobby Vega, Matthew Garrison, Federico Zampaglione, Caparezza e Luca Barbarossa, solo per citarne alcuni. Con SOMEWHERE, il nuovo Lp uscito nel Luglio 2015 per l’etichetta discografica Areasonica Records e le edizioni di Materiali Musicali (MEI) Simone Vignola è giunto oggi al suo quarto disco.

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