ACID JACK FLASHED & THE PYLLS – The Invisible Men

THE INVISIBLE MEN

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IL DISCO

The Invisible Men è l’ultimo lavoro discografico di Acid Jack Flashed con l’invisible band The Pylls, un album che attinge da generi musicali diversissimi tra loro fondendo con maestria rock ‘n’ roll, punk, folk e cantautorato. Della sua eterogeneità l’album fa un punto di forza: si pone come punto di partenza per una nuova concezione della musica e della produzione musicale in sé. Ispirato dalle armonie degli anni ’60 e ’70, The Invisible Men è un album dall’identità marcata e decisa. Il risultato è un piacevole, nonché vagamente nostalgico, tributo ben riuscito alla musica britannica del passato. Ogni pezzo è una canzone rock con sfumature emotive e comunicative differenti in grado di costruire storie che vale la pena di ascoltare: dall’atmosfera cupa ma grintosa di I wish I did all’introspettiva complessità di un pezzo come Spiders. Con i moderni processi di standardizzazione del mercato discografico, questo disco vuole offrire una proposta varia e mai prevedibile.

LA STORIA DI ACID JACK FLASHED

Giacomo Premoli, in arte Acid Jack Flashed, nasce a Varese nel 1976. Si innamora della musica fin da bambino, impara a suonare da autodidatta ascoltando i Beatles e comincia a comporre ispirato da generi molto diversi fra loro: a partire dalla musica classica, passando per il rock, il folk e il jazz fino ad arrivare alla musica psichedelica, beat, ska ed elettronica. Spesso paragonato a Joe Strummer e Tim Buckley, nei suoi pezzi si percepisce un’evidente influenza delle band attive negli anni ‘60 e ’70. Nel 1996 apre un concerto per Willy Nile ed Eric Andersen, nel 1997 per Buddy Miles (Jimi Hendrix band of Gypsies ed Electric Flag) e nel 2008 per Duke Robillard, noto per le sue collaborazioni con Bob Dylan e Tom Waits e vincitore di un Grammy. Nel 2013 pubblica il suo primo lavoro discografico ufficiale Washing In Dirty Water, edito da Under My Bed Records.

Molto attivo sulla scena live lombarda e su palchi molto diversi tra loro, dall’house concert al busking fino al festival al teatro, nel 2014 porta a casa un primo premio al 2° Paz Contest, apre il Born Loser Festival a Bergamo e partecipa a delle open mic a Glasgow; nel 2015 apre ai Babbutzi Orchestra, apre ai Cyborgs in occasione del Coincidenze Apps Contest a Venegono dove, con i Pylls, vince il secondo premio, suona al Manituana di Ranco e al Tacalaspina di Travedona; nel 2016, con i Pylls, apre ai Pay al Guree Beach Festival a Monvalle. Nonostante le numerose esibizioni, alla domanda “Quale pensi sia stato il tuo palco più significativo?” risponde: “L’anticamera dei bagni di un noto locale varesino. Come ci si divertiva lì, da nessun’altra parte.”

Registra il disco con loro e, dopo lo scioglimento della band, prosegue come solista esibendosi a volte con gli Hot Complotto (Gianluca Roscio, Paolo Roscio e Alessio Gavioli), altre volte in duo con il chitarrista Daniele Danza (ex Kosmonuts). Dopo tre anni di produzione, nel marzo del 2017 Acid Jack Flashed firma con Areasonica Records per The Invisible Men. Il titolo del disco rimanda alla track The invisible man contenuta all’interno dell’album ed è inoltre un riferimento al sopracitato scioglimento della band (Pylls) subito prima della sua pubblicazione. Jack lo definisce come “Il lavoro discografico di una band che non vedrete più, quindi invisibile”. Inizia a lavorare al suo secondo album, The Invisible Men, al fianco dei Pylls, formazione composta da Roberto “Bob” Verde (Chitarra solista, sassofono, seconde voci), Lucio Visinoni (Basso, armonica, seconde voci), Andrea Guglielmi (Batteria, percussioni, arrangiamenti) e con la collaborazione, tra gli altri, di Giuseppe Fiori (cantautore e bassista già con i Rezophonic, The Love Bus e Egokid) alla tastiere e ukulele.

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